Giovanni Gaddi
Trittico Portatile, c. 1375
Il trittico portatile era un oggetto di devozione assai funzionale e diffuso nell’arte del Trecento in tutta Europa. Vi era rappresentato quasi sempre un racconto in sequenze al centro del quale spiccava una ‘Sacra conversazione’, con la Vergine e il Bambino che venivano accompagnati da diverse figure di santi. Qui le sequenze descritte negli sportelli laterali sono la nascita e la morte di Cristo, sequenze scelte in quanto ideali raffigurazioni dei momenti estremi della vita di ogni uomo. Al centro il gruppo sacro si staglia fra i santi Giovanni Battista, Caterina d’Alessandria, Paolo e un’altra santa martire dotata di palma. L’autore è il maestro fiorentino Giovanni Gaddi, figlio maggiore di Taddeo che era stato il più longevo fra gli allievi di Giotto. Vissuto tra il 1330 circa e il 1380, Giovanni è uno degli eredi più autentici della tradizione toscana, rinvigorita attraverso il contatto con le cromie ricercate di Giovanni da Milano.